Tempio di Vesta e Tempio della Sibilla
L’Acropoli di Tivoli è coronata dai due Templi di Vesta (I secolo a.C.) e della Sibilla (II secolo a.C.), pienamente visibili da Ponte Gregoriano e raggiungibili da Piazza del Tempio di Vesta, e che dominano la valle sottostante, oggi sede della Villa Gregoriana. Il Tempio di Vesta ha una pianta rotonda, è il monumento più noto dell’antica Tibur, e per l’eleganza delle sue linee e per il pittoresco scenario, sopra l’isolato sperone roccioso dell’Acropoli, è diventato anche il simbolo della città moderna. Infatti fu quello che a partire dal ‘700 venne più ritratto da artisti italiani e stranieri che visitavano questi luoghi suggestivi e immersi in paesaggi “romantici” nell’ambito dei percorsi di viaggio del Grand Tour. Il tempio sembra essere stato dedicato a Tiburno, l’eroe che avrebbe dato il nome alla città e il cui bosco sacro era localizzato vicino le cascate, altri invece sostengono che sia stato dedicato a Vesta, la dea del focolare, il cui culto era affidato alle Vestali, le sacerdotesse che dovevano tenere sempre acceso il fuoco sacro al centro del tempio e che ebbero proprio nella città una rappresentante: Cossinia, sepolta poco oltre l’acropoli, sulle sponde dell’Aniene. Il Tempio della Sibilla, invece, è di forma rettangolare e venne edificato su un ampliamento artificiale del piano dell’acropoli con un effetto altamente scenografico, non solo dalla vista di Ponte Gregoriano, ma soprattutto pda Piazza Tempio di Vesta.